Smace, la startup del workation.
In questa pandemia, abbiamo tutti imparato a conoscere la parola workation (dai termini “work”, lavoro, e “vacation”, vacanza) per identificare la nuova tendenza del lavoratore a unire i periodi di ferie a quelli dedicati al lavoro, in un mondo sempre più proiettato verso la flessibilità oraria.
Equilibrio tra vita privata e lavoro.
All’interno di questo modello, si vuole distinguere Smace che sta per “Smart work in a smart place”, la startup del workation che ha l’ambizione di trovare un equilibrio duraturo tra vita privata e vita lavorativa.
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La piattaforma, al momento in fase BETA, vuole diventare un punto di riferimento per questa nuova tipologia di soggiorni, molto vicina allo “slow tourism” moderno, puntando sul benessere psico-fisico delle persone, sulla maggiore produttività delle aziende e sulla trasformazione delle stagionalità intervenendo in quelle località soggette a un basso traffico di viaggiatori nei mesi meno battuti dal turismo.
I requisiti stringenti per le location.
Per le strutture, il processo di selezione e di accettazione non è semplice: i requisiti devono prevedere diverse agevolazioni per il viaggiatore-lavoratore quali la connessione Internet ad alta velocità, la vicinanza della struttura con punti di interesse turistici, la raggiungibilità da strade principali e da treni, un ambiente circostante in simbiosi con la natura, postazioni di lavoro per il dipendente agile, la disponibilità di sale meeting, la possibilità di proporre soluzioni per i pasti degli ospiti e l’offerta di spazi dove praticare lo sport.
Per attirare nuovi clienti, Smace ha strategicamente pensato di abbassare le tariffe per notte sui soggiorni a lungo termine: si parte dall’obbligatorietà di passare almeno una notte nella struttura (a un costo variabile che balla tra i 50 e i 250 euro) fino a spendere settimane o mesi nella stessa location a un prezzo sensibilmente inferiore.
Ad oggi, marzo 2021, le location iscritte alla piattaforma sono circa una decina. L’ambizione è quella di coinvolgere circa 50 strutture per la fine dell’anno solare.
Le formule per le aziende.
Le aziende interessate a questa formula per i propri dipendenti possono decidere di concordare con Smace delle proposte da inserire direttamente nei crediti Welfare annuali di ogni lavoratore. Altrimenti esiste la possibilità di acquistare dei coupon a prezzo variabile e decidere di comune accordo con il dipendente quali spese coprire, lasciandogli la disponibilità di selezionare il soggiorno più comodo.
Al momento, le location provengono principalmente da cinque regioni: Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria e Marche. L’obiettivo è arrivare in poco tempo a ricoprire tutto il territorio nazionale.
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